Cos'è abisso challenger?

Abisso Challenger: Il Punto Più Profondo dell'Oceano

L'Abisso Challenger è il punto più profondo conosciuto dell'Oceano sulla Terra. Si trova nell'estremità meridionale della Fossa delle Marianne, nell'Oceano Pacifico occidentale.

Ecco alcuni punti chiave sull'Abisso Challenger:

  • Profondità: Le stime sulla profondità dell'Abisso Challenger variano leggermente a seconda della metodologia utilizzata. Le misurazioni più recenti e accurate, effettuate con tecnologie sonar avanzate, indicano una profondità di circa 10.935 metri (35.876 piedi). Questo lo rende più profondo del Monte Everest, che se fosse posto sul fondo dell'abisso, sarebbe sommerso da oltre 2 chilometri di acqua.

  • Pressione: La pressione sul fondo dell'Abisso Challenger è incredibilmente alta, circa 1.086 bar (15.751 psi). Questa pressione è più di 1.000 volte la pressione atmosferica standard a livello del mare.

  • Esplorazione: L'Abisso Challenger è stato esplorato solo poche volte. La prima discesa documentata avvenne nel 1960 con il batiscafo Trieste, pilotato da Jacques Piccard e Don Walsh. La seconda discesa avvenne nel 2012 con il sommergibile Deepsea Challenger, pilotato da James Cameron. Altre spedizioni, sia con veicoli con equipaggio che senza equipaggio (ROV), sono state intraprese per studiare l'ambiente e la vita marina presente.

  • Vita nell'Abisso: Nonostante le condizioni estreme, l'Abisso Challenger ospita una varietà di organismi adattati, inclusi anfipodi, batteri e altri microrganismi. Questi organismi si sono adattati a sopravvivere nell'oscurità totale, alle alte pressioni e alla scarsità di nutrienti. Gli scienziati stanno ancora studiando la biodiversità e i processi ecologici che si verificano in questo ambiente unico.

  • Importanza Scientifica: L'Abisso Challenger è di grande interesse scientifico perché offre uno sguardo unico sulla geologia profonda degli oceani, sull'adattamento della vita a condizioni estreme e sul potenziale per la scoperta di nuove specie e processi biologici. La comprensione di questo ambiente aiuta a capire meglio il funzionamento dell'intero ecosistema oceanico.