L'Abisso Challenger è il punto più profondo dell'oceano, situato nella Fossa delle Marianne nel Pacifico occidentale. È stato scoperto nel 1875 durante la spedizione HMS Challenger, da cui prende il nome. La profondità dell'Abisso Challenger è di circa 10.925 metri sotto il livello del mare.
È considerato l'ambiente più estremo sulla Terra, con una pressione di oltre 1000 volte superiore a quella al livello del mare e temperature intorno a 1-3 °C. L'acqua nell'abisso è molto oscura, con poca o nessuna luce solare che penetra a quelle profondità.
A causa delle condizioni estreme, le missioni di esplorazione nell'Abisso Challenger sono state molto limitate. Solo tre persone hanno raggiunto il fondo dell'abisso finora: il tenente Don Walsh della Marina degli Stati Uniti e Jacques Piccard il 23 gennaio 1960 a bordo del batyscafio Trieste, seguiti da James Cameron nel 2012.
Nonostante le difficoltà, l'Abisso Challenger ospita una varietà di organismi adattati a sopravvivere in queste condizioni estreme, tra cui pesci abissali, organismi bioluminescenti e batteri che sopravvivono tramite la chimiosintesi anziché la fotosintesi.
L'Abisso Challenger continua ad essere un luogo di interesse scientifico e di ricerca, con nuove esplorazioni e studi in corso per svelare i segreti di questo ambiente estremo e comprendere come la vita si sviluppa in luoghi così ostili.
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